Scopri come diventare Tutor Scolastico. La guida completa sulla nuova figura nella scuola, formazione, compiti, stipendio e competenze chiave per il successo.
Il Tutor Scolastico è un professionista dell'educazione che agisce come un facilitatore dell'apprendimento. Il suo obiettivo primario non è semplicemente quello di insegnare una materia, ma di favorire l'apprendimento individuale e di gruppo, creando un ponte tra lo studente, il corpo docente e la famiglia.
Le sue responsabilità principali sono:
Supporto personalizzato: Lavora a stretto contatto con gli studenti per identificare le loro esigenze, colmare eventuali lacune e potenziare i loro punti di forza, elaborando strategie di studio su misura.
Una delle novità più significative nel panorama scolastico italiano è l'introduzione, a partire dall'anno scolastico 2023/2024, della figura del Docente Tutor in ogni classe delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questa riforma, voluta dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, ha l'obiettivo di fornire un supporto personalizzato a ogni studente per combattere la dispersione scolastica e favorire un orientamento più consapevole. Il Docente Tutor, scelto tra gli insegnanti della classe, ha il compito di seguire un gruppo ristretto di studenti, diventando il loro consigliere principale nel percorso scolastico.
Le competenze del Tutor sono richieste in una varietà di contesti educativi.
Scuole secondarie di primo e secondo grado: Sia pubbliche che private, dove ora è presente la figura istituzionale del Docente Tutor.
Per intraprendere la carriera di Tutor Scolastico, e in particolare per ambire al ruolo di Docente Tutor, il percorso parte dalla professione di insegnante.
Laurea: È necessaria una laurea magistrale che dia accesso a una classe di concorso per l'insegnamento. Percorsi come Scienze della Formazione Primaria sono abilitanti per la scuola primaria e dell'infanzia, mentre per le scuole secondarie sono richieste lauree specialistiche nelle singole discipline.
Un Tutor efficace unisce solide conoscenze a spiccate doti umane.
Competenze tecniche: L'ottima padronanza delle materie di insegnamento è la base, ma deve essere affiancata da solide conoscenze psicopedagogiche per comprendere i bisogni e gli stili di apprendimento di ogni studente.
Il profilo ideale è quello di una persona appassionata di insegnamento, empatica, organizzata e disposta a mettersi continuamente in gioco attraverso la formazione continua.
La retribuzione di un Tutor può variare molto a seconda del contesto.
Nel privato: In centri di supporto o come libero professionista, la retribuzione è variabile. Spesso, soprattutto all'inizio, può essere contenuta.
Il Docente Tutor riceve un compenso aggiuntivo rispetto al suo normale stipendio da insegnante. Questo compenso è definito annualmente dal Ministero e varia in base all'impegno richiesto.
Il lavoro richiede una notevole flessibilità. Oltre alle ore di lezione, l'impegno si estende a incontri individuali, colloqui con le famiglie e attività di pianificazione, spesso al di fuori del tradizionale orario scolastico.
Pro:
Forte impatto positivo: Vedere uno studente superare le proprie difficoltà e raggiungere i propri obiettivi è una fonte di enorme gratificazione.
Si diventa una figura di riferimento importante nella vita dei ragazzi.
Contro:
Retribuzione inizialmente limitata: Soprattutto al di fuori del ruolo istituzionale, i guadagni iniziali possono essere modesti.
Le metodologie didattiche e le sfide educative sono in costante evoluzione.
In sintesi, la professione del Tutor Scolastico è una missione educativa di fondamentale importanza. È una figura chiave capace di fare la differenza, trasformando un percorso scolastico difficile in un'esperienza di successo e crescita personale. Non è solo un insegnante, ma una guida, un mentore e un coach che accompagna gli studenti verso la realizzazione del proprio potenziale. Se credi nel valore dell'educazione personalizzata e vuoi contribuire concretamente a costruire il futuro delle nuove generazioni, questa carriera può offrirti un percorso professionale ricco di significato e soddisfazioni.
Orientamento e motivazione: Agisce come un punto di riferimento educativo e motivazionale, aiutando gli studenti a scoprire le proprie passioni, a sviluppare l'autostima e a fare scelte consapevoli per il loro futuro.
Mediazione: Facilita la comunicazione tra studenti, insegnanti e famiglie, promuovendo un dialogo costruttivo e un ambiente di apprendimento sereno e collaborativo.
Potenziamento delle abilità: Non si concentra solo sui contenuti disciplinari, ma anche sullo sviluppo di competenze trasversali (soft skills) come il problem solving, il pensiero critico e la capacità di lavorare in gruppo.
Istituti tecnici e professionali: Dove il supporto all'orientamento e al collegamento con il mondo del lavoro è particolarmente importante.
Università: Come tutor accademico, per supportare gli studenti nei loro percorsi di studio universitari.
Centri di supporto allo studio privati: Strutture che offrono servizi di doposcuola specializzato e lezioni private.
Peer tutoring: Progetti scolastici in cui studenti più grandi e meritevoli fanno da tutor ai compagni più giovani.
Abilitazione e formazione: Per diventare insegnante di ruolo è necessario superare i concorsi pubblici. Il percorso formativo per l'insegnamento oggi prevede l'acquisizione di crediti formativi universitari (CFU) in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche.
Formazione specifica per Tutor: I docenti di ruolo che desiderano diventare Tutor devono seguire dei corsi di formazione specifici organizzati da INDIRE per conto del Ministero, volti a sviluppare le competenze necessarie per questo delicato incarico.
Soft skills: Sono cruciali la capacità di ascolto attivo e la comunicazione empatica per creare un rapporto di fiducia. Completano il profilo pazienza, capacità di motivare, eccellenti doti organizzative per pianificare le attività e una grande responsabilità nella gestione delle relazioni.
Crescente riconoscimento: La figura è sempre più centrale e valorizzata all'interno del sistema scolastico.
Impegno emotivo: Lavorare a stretto contatto con le difficoltà degli studenti può essere emotivamente dispendioso.